Gli effetti della natura sul buonumore
In un era così tecnologicamente avanzata, l'essere umano sta perdendo il contatto con la natura. Eppure questa connessione con gli elementi incontaminati della Terra potrebbero essere la prima medicina da provare per persone di ogni età nei casi di ansia generalizzata, insonnia, panico e altri stati di alterazione dell'umore.
Già nel 18° secolo i primi poeti iniziarono a scrivere che l'allontanarsi dalla natura equivale ad allontanarsi dalla felicità.
Tre secoli dopo la situazione si è solo deteriorata (per qualità e quantità del tempo speso a contatto con la natura) e spesso le persone si rivolgono a psicologi e psicoterapeuti per alleviare i sintomi di ansia e panico.
Gli studi psicologici a riguardo
Alcuni studi recenti confermano ciò che già chiunque può sperimentare in prima persona nel momento in cui entra a contatto con la natura nella modalità che più gli aggrada. Per ogni persona infatti questo scenario è differente per luoghi e modalità: che chi ama passeggiare su una calda spiaggia incontaminata e chi ama ciaspolare tra il silenzio ovattato di una montagna innevata.
Questo tipo di connessione con il buon umore scinde totalmente da altri fattori, è quindi una connessione esclusivamente personale. Ovvero non serve che la natura venga associata a ricordi d'infanzia, escursioni in famiglia o con gli amici.
Secondo studi di psicologi specializzati la natura stessa quando è incontaminata e priva di alterazioni causate dall'umanita, è in grado di modificare lo stato d'animo in positivo a prescindere dai ricordi sociali ed interpersonali che un individuo potrebbe attribuire.
Natura e benessere psicologico
4 differenti studi hanno portato a conclusioni in tal senso:
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il cervello delle persone anziane che vivono vicino alla foresta sia più reattivo di chi vive in città
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gli effetti positivi che un semplice parco condominiale ha sui bambini
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l'incontro con un fiore o con un animale selvatico può cambiare l'umore in positivo
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ci sono dei luoghi come le aree rurali e quelle costiere che rendono le persone più felici di coloro che vivono in città.
L'esposizione alla natura che ci circonda aumenta il benessere sociale delle persone, eppure oggi stiamo diventando sempre più sconnessi da essa ed immersi in un modo virtuale.
A prescindere degli studi scientifici, molti psicoterapeuti dichiarano che hanno osservato miglioramenti evidenti nei pazienti ansiosi o affetti da disturbo di attacchi di panico o di deficit dell'attenzione, quando questi hanno iniziato a svolgere attività all'aperto (anche semplici passeggiate, hobby manuali, sport, etc)
Si può dire quindi che apprezzare la natura favorisce la salute mentale, aumenta l'autostima, aiuta l'attività cerebrale.
In generale, qualsiasi modifiche positive nel comportamento che portano a ridurre gli stati di stress portano a benefici molto rapidi negli stati di ansia e panico.
L'eco-terapia, nota anche come terapia naturale o terapia verde, è una pratica applicata che deriva dalla convinzione che la nostra psiche non sia isolata o separata dall'ambiente in cui viviamo.
L'uomo e la terra
La connessione con la terra e i suoi sistemi è uno dei punti centrali dell'eco-terapia. Molti psicoteraputi che praticano l'eco-terapia credono che la terra abbia una capacità di operare attraverso sistemi complessi di equilibrio integrato e che le persone armonizzandosi con questi sistemi possono sperimentare un miglioramento della propria salute mentale.
Il benessere personale e il benessere del pianeta, secondo i principi dell'eco-terapia, non sono separati l'uno dall'altro: le vite delle persone sono viste come parte di un più ampio sistema di interazione.
L'eco-terapia si basa sull'idea che le persone sono collegate e influenzate dall'ambiente naturale. Un numero crescente di ricerche mette in luce i benefici positivi della connessione con la natura.
Tecniche dell'eco-terapia
I tipi di intervento previsti dall'eco-terapia sono molti e possono
essere individuali o di gruppo, il più possibile delle volte da
svolgere in un ambiente naturale.
Ecco alcune delle attività più comuni tra quelle previste dalla
terapia naturale:
Ippoterapia
Già Ippocrate, celebre medico greco, nel V e IV secolo a.C., elogiava
le virtù dell'andare a cavallo per il trattamento dei disturbi
dell'umore e dei problemi emotivi.
L'ippoterapia venne utilizzata ufficialmente per la prima volta nella
seconda metà dell'Ottocento, più precisamente nel 1875, dal neurologo
francese Chassaignac con risultati molto positivi.
Furono, però, i massacri causati dalle guerre mondiali, in particolare
dalla Grande Guerra, a portare al riconoscimento della terapia con il
supporto dei cavalli all'interno delle strutture ospedaliere per la
riabilitazione delle vittime come, per esempio, all'Oxford University
Hospital a partire dal 1917.
Esercizi previsti dall'ippoterapia
Esistono diverse attività che gli psicologi eseguono nell'ambito dell'ippoterapia, esercizi che variano a seconda delle necessità di ciascun paziente. Tra questi, i più comuni sono:
- preparare l'animale,
- andare a cavallo (trotto o galoppo),
- lavoro di squadra o a coppie per risolvere problemi di comunicazione,
- spazzolare e lavare il cavallo,
- controllare gli animali,
- cibare e curare i cavalli.
Quali benefici porta l'ippoterapia?
L'ippoterapia non è utile solo nella riabilitazione fisica o nel
recupero della mobilità degli arti. Il trattamento con l'aiuto del
cavallo è estremamente positivo in presenza di malattie
neurodegenerative, ma anche quando ci sono problemi psicologici come
stress o ansia.
Riconosciuta dalla stessa Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS)
come un trattamento dall'efficacia scientificamente provata,
l'ippoterapia porta notevoli benefici per la salute dal punto di vista
fisico, mentale ed emotivo. Di seguito ne elenchiamo alcuni tra quelli
che gli psicologi reputano più utili:
- aiuta a controllare le emozioni,
- favorisce il lavoro di gruppo,
- rafforza le capacità di gestione e la leadership,
- aiuta a controllare lo stress e a minimizzare le sue conseguenze sulla salute,
- aiuta a migliorare l'empatia,
- migliora il coordinamento psicomotorio,
- favorisce la relazione del paziente con altre persone al di fuori della sua cerchia sociale, lavorativa o scolastica e familiare,
- inculca valori come responsabilità, compagnia, amicizia, igiene,
- stimola lo sviluppo cognitivo e la memoria,
- promuove la comunicazione non verbale,
- aiuta a controllare la paura,
- porta fiducia e autostima.
A chi si rivolge l'ippoterapia
Le terapie con i cavalli vengono utilizzate in modo soddisfacente sia
con pazienti adulti, sia con bambini, si ottengono ottimi risultati
con pazienti autistici, con sindrome di Down, con marcata timidezza o
con problemi motori.
L'ippoterapia si è anche dimostrata molto utile per ridurre lo stress,
l'ansia, la bassa autostima, nonché la depressione.
Le sessioni possono essere svolte individualmente, in coppia o in
gruppo per incoraggiare il lavoro di squadra e la comunicazione.
Natura e psicoterapia
Secondo il Policlinico Gemelli di Roma una persona su cinque rischia di incorrere in qualche disturbo psicologico nell’arco della sua vita, in Italia circa 17 milioni di persone soffrono di un disagio psichico come risulta da analisi statistiche confermate da alcune interviste effettuate anche a psicologi psicoterapeuti della zona di Brescia.
Il disturbo più comune è la depressione ma, numerosi sono anche i casi di ansia, insonnia e di disturbo post traumatico da stress. Tutte patologie spesso collegate alla difficoltà che trovano molte persone nel sostenere i ritmi stressanti della società contemporanea che, a lungo andare le destabilizzino.
Se un dato ci mostra che solo l’8-16% delle persone affette da un disturbo psicologico si rivolge ad un professionista un altro dato ci mostra come gli Italiani tendano ad abusare eccessivamente degli psicofarmaci, pratica spesso dannosa specie nel trattamento dell’ansia e della depressione.
Fortunatamente sempre più spesso persone, con piccoli problemi psicologici, scelgono di affidarsi alle cure officinali, talvolta sotto l’invito del medico di base o dello psicoterapeuta. Questi medicinali a base di erbe vengono venduti in farmacia e in erboristeria senza la prescrizione medica ma, soprattutto nel caso in cui si assumano altri medicinali è importante chiedere un consulto medico in quanto alcune sostanze contenute nelle erbe che decidiamo di assumere potrebbero influire negativamente con i principi attivi contenuti nei farmaci che stiamo assumendo e causarci problematiche non indifferenti.
Quello che molte persone a volte dimenticano è che anche le piante medicinali contengono delle sostanze in grado di alterare il nostro stato d’anime, seppur in misura più lieve se le paragoniamo alle quantità contenute degli psicofarmaci, per questa ragione è necessario non abusarne e usarle con criterio ma soprattutto senza scavalcare l’opinione medica.
Una buona pratica da seguire per scongiurare eventuale patologie legate ad ansia e depressione è anche seguire uno stile di vita sano: è dimostrato che seguire un’alimentazione equilibrata e praticare con costanza esercizio fisico permette al corpo di gestire meglio i livelli di zucchero contenuti nel sangue e ciò contribuisce stabilizzare i livelli di stress.
Sempre più spesso si tende a collegare i disturbi da stress a una scarsa qualità dello stile di vita e spesso lo psicoterapeuta invita il paziente a modificare il regime alimentare e a praticare più esercizio proprio a causa dei continui studio che appoggiano questa teoria.
Considerando che è stato dimostrato che anche la luce del sole ci
aiuta a gestire meglio le emozioni più negative è consigliabile uscire
spesso di casa per eseguire le sessioni sportive e riuscire così a
mantenerci sani e ad avvicinarsi sempre di più al successo della
terapia.